Not Safe For Work

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AddToAny

venerdì 29 giugno 2018

Humbler and tail


Racconti


Amava la sua Padrona, desiderava baciarle i piedi ogni qualvolta si trovava al suo cospetto. Pensava di dimostrarle tutta la sua devozione e sottomissione con quel gesto. Ma lei sapeva che provava piacere ed eccitazione così lo mise alla prova. “Se davvero mi ami dovrai dimostrarmelo con un azione da vero schiavo, soddisferai il mio piacere e non il tuo.” disse. Non fu semplice ma le apparteneva e per lei obbedì subendo una tremenda umiliazione che gli fece comprendere la differenza fra uomo e ciò che lui era diventato: un essere inferiore. Leccò i piedi di un uomo.

By Andrea

DOMINAZIONE… O SOTTOMISSIONE???


CIAO, BENVENUTO/A, OGGI VORREI PARLARE CON TE DI UN’ARGOMENTO MOLTO FORTE, A VOLTE AI LIMITI DELLA RAZIONALITÀ…

“E l’amore si fonde col bdsm perché è la natura di tutti e due, non è coercizione o forzatura, ma appagamento complementare: io amo la mia schiava e voglio dominarla, avere il suo possesso; lei ama me, Padrone, ed anela essere dominata ed appartenere. (omissis) Io la voglio schiava, e la tratto da tale proprio perché la amo. Non le faccio del male, ma del bene.” 
(dal WEB)

Si, proprio così… parleremo oggi di un’argomento tanto discusso, molto spesso non capito o compreso…

OVVERO… perchè, agli UOMINI piace essere DOMINATI???

Ebbene sì, sembrerebbe che non solo alle DONNE il ruolo di SOTTOMESSE, per propria volontà e nel completo rispetto reciproco, entrando in un ruolo delicato, dove ti affidi e ti fidi della persona con cui decidi di sperimentare questa arte.
Anche gli UOMINI, seppur molto meno rispetto alla maggioranza con indole DOMINANTE, apprezzerebbero la DOMINAZIONE da parte della propria o proprio PARTNER…
Lo sai, nel mondo dell’eros, i confini sono solo ed esclusivamente MENTALI, quando riesci a superarli, apri la porta a infinite possibilità di piacere fisico e mentale…
Ma, scendiamo un’attimo in più nel dettaglio, sul perchè agli UOMINI, possa piacere la DONNA DOMINATRICE, piuttosto che la DONNA SOTTOMESSA…
Ripetiamo, ruoli scelti per indole, che non pregiudicano che al di fuori della vita di coppia, entrambi siano dello stesso ruolo… oppure disadattati dalla società, come ti dicevo sono solo ed esclusivamente, dei momenti diversi per provare piacere, ricordiamo momenti, poiché se divengono routine è pura perversione e quindi non più un gioco ma una malattia.

Allora… adesso andiamo a tastare questo delicatissimo tasto, nella sfera molto più delicata, dell’universo MASCHILE, non abituato a sensazioni, emozioni, sensibilità come l’universo FEMMINILE.

Be, qualcosa te l’ho appena detto, infatti l’UOMO da secoli considerato come figura DOMINANTE, ha molto spesso una grande conflittualità interna, proprio con il lato più DEBOLE… non sto dicendo, attenzione, che l’UOMO è più forte della DONNA, anzi molto spesso le DONNE sono protagoniste di fatti di FORZA, CORAGGIO, DETERMINAZIONE invidiabile… qui parliamo della parte che ognuno di noi ha, MASCHILE E FEMMINILE nel nostro DNA, nelle nostre CELLULE, insomma siamo entrambi, molto spesso però, tendiamo a soffocare un lato di NOI.

Bè, sembrerebbe, dai sondaggi, che la forma di SOTTOMISSIONE dell’UOMO nei confronti della DONNA, sia derivante proprio da una sorta di PACE interiore, una sorta di deporre le armi in un conflitto interiore strumentalizzato dalle influenze esterne (sei uomo non puoi piangere, sei uomo non puoi fare questo, non puoi fare quello ecc…) e che, con la scoperta, o meglio con la divulgazione mediatica del BDSM, alcuni UOMINI riescano a dare spazio a questa realtà…

ATTENZIONE PERO'…

Il BDSM è una pratica, con delle regole, con dei movimenti e accorgimenti che DEVONO essere presi seriamente….
Ovviamente, non c’è bisogno, per essere DOMINATI di FRUSTE, CORDE, MANETTE Ecc…
La DOMINAZIONE, specialmente per l’UOMO, parte principalmente dalla MENTE… dominare significa guidare il gioco, prendersi la libertà, ma anche e soprattutto la responsabilità di scegliere che tipo di sensazioni far provare al partner, mantenere alto il livello di eccitazione; sottomettersi, invece, vuol dire affidarsi al partner durante il gioco, abbandonarsi alle sensazioni e prendersi la libertà di lasciarsi andare. Questi giochi, che si basano su dinamiche di controllo, possono essere molto eccitanti e rilassanti perché permettono di sganciarsi da ruoli e contesti quotidiani e di esprimere liberamente parti di noi che altrimenti rimarrebbero represse.
NON SOLO… Il dolore fisico quindi non è necessario per definire un gioco di dominio e sottomissione, come forse in molti si aspetterebbero, e l’estremo è solo una delle possibili sfumature.
Ci sono moltissimi UOMINI che si accontentano, e per le DONNE potrebbe anche essere una fonte di ispirazione, di essere DOMINATI per le faccende DOMESTICHE spesso accreditate al mondo FEMMINILE…
Oppure in ambiti di lavoro, dove il COMANDO generalmente è circoscritto agli UOMINI…
Insomma, se per le DONNE, la sottomissione è quasi più FISICA, per una questione anche questa di conflittualità interna…
Per l’UOMO, le situazioni di INVERSIONI dei ruoli tocca sfere MENTALInascoste…

BENE…

per oggi, e per questo articolo è tutto…
Ancora una volta io ti ringrazio, per essere arrivato/a fino a qui…
https://amoreinfinito77.wordpress.com/2018/04/09/dominazione-o-sottomissione/


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giovedì 28 giugno 2018

Sit down slavegirl!


Libro: Guida al Kink di Tristan Taormino

Considerato negli Stati Uniti, anche da “mostri sacri” quali Dan Savage, la migliore e più diffusa guida al BDSM, ai giochi di ruolo erotici e alla sessualità “alternativa” che sia mai stata scritta, questo volume costituisce un manuale fondamentale per più generazioni, una collezione audace (e sexy) di saggi sulla libera espressione della propria sessualità che spaziano da consigli pratici a suggerimenti provocatori su come fare nuove emozionanti esperienze, il tutto per approfondire le complesse questioni di desiderio, potere, sottomissione e piacere.
Tristan Taormino raccoglie molteplici esperienze della comunità kink per la prima volta assieme in un libro senza precedenti: ogni tematica è approfondita in un capitolo dedicato, grazie ai contributi dei migliori SexExpert, dotati di grande competenza psicologica e pratica sul tema trattato.
Nella prima parte del volume si esplorano “capacità e tecniche”: idee creative e user friendly per bondage, spanking, fustigazione, gioco di ruolo e sesso violento consenziente; mentre la seconda è dedicata a “fantasie e filosofie”. Qualunque sia il vostro desiderio più nascosto, qualsiasi emozione o sensazione vi ecciti, gli autori vi aiuteranno a vivere la vostra sessualità in modo libero, soddisfacente, consensuale e sicuro.
Se volete imparare a fare un nodo a dovere o ad assestare una frustata soddisfacente, se desiderate comprendere la perversione del vostro partner e altre pratiche suggestive… questo è il libro che fa per voi!
Guida al Kink di Tristan Taormino

• Red... A gift for you • #dominagoldy #domina #nails #nail #nailporn #instalike #me


mercoledì 27 giugno 2018

• Know your duty slave! • • #lash #collar #collaredsub #dildogagged #dildos #latexmask #suck #suckadick #slave #bdsm#dominagoldy #domina



• Shut up boy! • #ropework #rigging #ropes #bondage #tiedupboy #bdsmlifestyle #bdsm #slave #domination #submissive #followme #dominagoldy #bdsmcommunity #bdsmslave #domina #boundandgagged #bound


OSTRA STUDIO Forgotten Photography from Jacques and Charles Biederer


Ostra Studio was a photography studio in Paris that was well-known in the 1930s for producing high-quality erotic pictures of nudes and fetishistic scenes of bondage, whipping, and spanking. The studio was an offshoot of the equally famous Biederer Studio founded by Jacques (1887 – 1942) & Charles Biederer (1942) in 1908.

The Biederer Studio had already gained a reputation for making elegant and risque images of female nudes and erotic corporal punishment — including elaborate depictions of F/Fdomination, Maledom, scenes of male-submissive Femdom, and even pony play. The Ostra division, formed in the late ’30s, was an attempt to create a separate publishing house for “Editions Ostra” — albums of photo-sets based on erotic themes.

Unlike the studio-bound Biederer line, many of the Ostra pictures were done outdoors. These include romantic, mildly suggestive images of couples enjoying nature, nudes in classical poses, humorous, voyeuristic displays of partial nudity, and scenes of playful spanking. Sometimes several photos were taken in a series in order to tell a simple story.

In the studio, Ostra produced many sleek, sophisticated photos depicting domestic discipline as well as dominatrix-and-slave BDSM scenarios. One remarkable series of doggie training images may well be the first of their kind. Studio Ostra also did commercial photographic work for La Lingerie Moderne, Yva Richard’s mail-order catalog of lingerie and bondage accessories, as well as photo illustrations for erotic books.

Identifying a Jacques Biederer photograph is not difficult in itself, but separating the work of the two divisions is a daunting task. This is because very few are signed and both product lines made hundreds of similar images. A limited number of photos are signed Ostra or have a logo of a question mark inside an inverted triangle. Most are unmarked. Some Biederer Studio photos have a “B” scratched into the corner, but the majority are also not signed.One can only extrapolate by using the marked photographs as a guide in matching up images with the same theme, props, models, costume items, and set decorations.

In 1940 France was invaded by Nazi Germany. During the German occupation which lasted until 1944. Biederer/Ostra Studios, and other purveyors of erotica faded away. As the Biederer brothers were of Jewish descent, they were seized by the Nazis and deported to the concentration camp at Auschwitz where they perished.


Ostra Studio

venerdì 22 giugno 2018

Wheel of wartenberg

Dal mio Blog: "Uno scopo che accomuna queste pratiche è nella maggior parte dei casi quello di ottenere un intenso dolore fisico che permette agli individui masochisti di ricavare piacere. Spesso questa pratica permette a chi la subisce di raggiungere… https://goo.gl/oR3jCj


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Racconto

Quando si appartiene bisogna tenere in conto l'amaro sapore che si prova quando le catene vengono aperte. 
È necessario che il padrone pretenda, stringa il collare e tiri il guinzaglio nei momenti di crisi dello schiavo e nel caso attuare rigide restrizioni e severe punizioni anche se possono essere ritenute ingiuste. Ma se viene a mancare il desiderio di riprendersi ciò che appartiene non si può fare nulla. 
Supplicare, piangere, strisciare non serve. Ciò che per lo schiavo era “per sempre” è terminato. 
La speranza è la luce di un cero che si consuma lentamente, finché la fiammella è accesa, se pur fievole, darà forza all'essere ormai libero… anche se libero non lo potrà mai essere completamente. 
Il rimorso di non essere stato in grado di dare tutto se stesso in ogni istante della sua appartenenza lo accompagnerà. 
Non è facile, ma uno schiavo dovrebbe dare tutto senza aspettarsi nulla. 
Non è facile. 
Il vuoto di una figura Unica e irripetibile rimarrà come indelebile è il marchio di Appartenenza sulla pelle. ❤

by Andrea

giovedì 21 giugno 2018

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Sushi tonight?

Patricia Logan e la serie “Master’s Boys”

intervista di Babette Brown


Ho incontrato Patricia Logan in occasione dell’uscita del primo racconto della serie Master’s Boys… e l’ho subissata di domande. È una persona simpaticissima, molto indaffarata ma
sempre pronta a chiacchierare con i suoi numerosissimi fans.





Quando hai cominciato a scrivere? E cosa? Come sei arrivata alle storie BDSM?
Ho cominciato a scrivere full time circa due anni fa, ma la prima pubblicazione risale al 2010. Quando ho pubblicato “Catene d’argento”, il primo tra i miei romanzi che trattava esclusivamente di BDSM – e che si sarebbe rivelato il prequel alla serie Master’s Boys – non avevo in mente di scrivere altro su quei personaggi,
ma il libro ricevette un’accoglienza talmente positiva che decisi di
proseguire. Poi Trick e i sei libri che lo seguono sono diventati un best seller, così ho deciso di continuare. Il BDSM mi ha dato grandi soddisfazioni e ho intenzione di scriverne fintanto che i miei lettori vorranno leggere quello che ho da raccontare. 

Molti autori dicono di scrivere prima a mano e poi
copiare I manoscritti sul computer. Tu come scrivi? Hai un luogo che ti ispira particolarmente? Qualche mania?

Scrivo nel mio studio, al primo piano della mia casa, e sempre al computer. Qualche volta metto su della musica e lascio semplicemente che le parole fluiscano da me.
Hai un preciso processo creativo? Crei delle schede
per ognuno dei tuoi personaggi oppure ti lasci semplicemente guidare dall’ispirazione del momento? E per la trama?

In genere scrivo un riassunto di circa 300 parole in modo da sapere che direzione dare ai personaggi e alla storia. Non mi piace cominciare la stesura di un libro se prima non ho un inizio, una parte centrale e una fine, ma qualche volta sono i personaggi
stessi a decidere dove vogliono andare. Nella mia testa c’è sempre un’immagine di come i personaggi dovrebbero essere e cerco di attenermi il più possibile a tale descrizione. Poi cerco online la foto di un modello che assomigli al mio personaggio e la posto
sul mio gruppo FB per far vedere ai miei lettori come avevo immaginato il personaggio.
Quanto tempo dedichi alla scrittura ogni giorno? E
qual è il tuo posto preferito? Come fai a impedire alla tua famiglia di disturbarti durante la creazione?

Scrivo circa 4 – 6 ore al giorno, anche se mi è capitato di scrivere anche 12 ore di fila quando ero molto presa da una scena. Come ho detto prima, scrivo nel mio studio a casa per sfuggire al rumore della mia famiglia, ma quando diventa impossibile, allora
indosso delle cuffie e ascolto musica rilassante per chiudere fuori la
confusione e concentrami.  

Da dove trai la tua ispirazione?
Più o meno da tutto. Mi piacciono in modo particolare I film gialli e di spionaggio ed è a essi che mi ispiro per le mie trame. Senza però dimenticare tutti i bellissimi uomini gay di film e telefilm. 

Che rapporto hai con i tuoi personaggi? Ti piacciono
tutti o ce n’è qualcuno che ami in particolare?

Alcuni personaggi mi piacciono più degli altri, ed è per questo che non mi stanco mai di inserirli nei nuovi libri. Semplicemente non riesco a lasciarli andare; ad esempio Zack e Cassidy, oppure Phoenix e Wade, ma anche altri. E continueranno ad apparire
anche nei libri futuri, e a tal proposito ho scritto proprio recentemente nelle nuove scene d’amore che li vedono protagonisti.
Cosa mi dici del rapporto con i tuoi fan? Ti vediamo
molto attiva sui social network. Parli regolarmente con i tuoi lettori? Ti suggeriscono idee sulle storie?

Ho un bellissimo rapporto con I miei fan e i miei lettori e sono tutte persone splendide. Non smettono mai di incoraggiarmi e io cerco di dare loro anticipazioni sulle storie nuove e su alcuni personaggi
di quelle vecchie. Spesso mi danno consigli su cosa scrivere, e infatti la serie Silver è nata perché una mia lettrice mi ha supplicato di scrivere un libro per il mio bel poliziotto Tyler.
Questo personaggio appare in ognuno dei libri ambientati in Texas, ma nel primo volume era etero. Per poterlo far innamorare di un uomo ho dovuto uccidergli la moglie e farlo diventare bisessuale, così da potergli dare un amante del suo stesso sesso. Ha
funzionato e i miei lettori ci hanno creduto, che è quello che conta.
Grazie, Patrizia, è stato molto interessante parlare con te.
Grazie per avermi ospitato
Babette. È stato un piacere parlare con te.


http://babettebrown.it/patricia-logan-e-la-serie-masters-boys/

lunedì 18 giugno 2018

• Cbt • #dominagoldy #domina #cbt #cockballtorture #bdsmcommunity #bdsm #painandpleasure #pain #submissiveboy


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Castità assoluta

Castità assoluta
Dan Savage, The Stranger, Stati Uniti
28 marzo 2018 17.28


Ho una relazione dominazione-sottomissione in cui la mia partner è dominante. Non sono sottomesso a tempo pieno, ma lei ha il controllo assoluto del mio uccello. Abbiamo comprato diversi strumenti di castità maschili, ma riesco sempre a sfilare il cazzo con una certa facilità. Così lei ha fatto un po’ di ricerche, scoprendo che gli unici strumenti efficaci sono quelli che funzionano in coppia con un Prince Albert, un piercing ad anello che si inserisce nella punta del pene e si aggancia allo strumento di castità, impedendo al sottomesso di tirarlo fuori. Adesso vuole che me ne faccia uno. A me non va di farmi bucare l’uccello, e gliel'ho detto. Lo farei, molto controvoglia, solo per accontentarla. Così ha preso appuntamento per un piercing fra tre mesi, nel giorno del nostro secondo anniversario. Dice che possiamo anche annullarlo, se nel frattempo avrò trovato uno strumento efficace che non richiede un piercing. Per caso tu o qualche tuo conoscente feticista conoscete degli strumenti di castità a prova di fuga?

– Piercing Appendage Unnecessarily Scares Eager Sub

“Io non ho mai trovato uno strumento di castità standard da cui non riuscissi a sfilarmi”, risponde Ruffled Sheets, “per cui è chiaro che la partner di PAUSES ha fatto ricerche approfondite”.

Sheets è un consulente informatico che vive nel Regno Unito con quella che è la sua compagna da 15 anni. Si interessa di strumenti di castità maschili da oltre vent’anni e ha, nel momento in cui scrivo, 37 diversi tipi di gabbie per uccello. La sua compagna glielo tiene rinchiuso spesso, anche per settimane o mesi di fila, e se sul mercato esistesse un modello realmente a prova di fuga, Sheet lo conoscerebbe senz’altro.

“Ma non tutto è perduto”, prosegue lui. “Il piercing è uno dei due modi per garantire che il pene non sfugga. L’altro è una cintura di castità completa. Le cinture di castità complete, però, non sono prive di inconvenienti: costano di più, sono più difficili da nascondere sotto i vestiti e da portare. Ma sono completamente sicure. Io ne possiedo tre, fatte su misura, e una volta indossate correttamente nulla sfugge”. Sheets si è fatto fabbricare le cinture di castità da Behind Barz e Fancy Steel.

Ma se gli strumenti di castità maschili che si trovano in commercio non sono a prova di fuga, allora a che servono? Perché uno dovrebbe indossarli?
“Si possono togliere solo in parte”, risponde Sheets. “È possibile sfilare il pene, ma non rimuovere completamente lo strumento”, che è ancorato alle palle e alla base dell’uccello. “E se li togli solo in parte diventano scomodi e fastidiosi”. Spesso, per i sottomessi e chi li domina, ciò che davvero conta è la valenza simbolica dello strumento di castità, non il fatto che sia infallibile. E come in altri tipi di gioco sessuale, nonché in molti aspetti di una relazione sana, alla base di tutto c’è la fiducia reciproca.

“Come in qualsiasi rapporto, ingannare è possibile”, spiega Sheets. “Ma perché farlo? Tenere addosso questi strumenti è facile, se uno è sinceramente interessato alla sottomissione”.
Curiosità: rinchiudere l’uccello in uno strumento a prova di fuga non impedisce all'uomo di venire. 
“Lo si può fissare con una cinghia o un piercing, ma l’orgasmo rimane possibile”, dice Sheets. “Devo ancora trovare uno strumento di castità che impedisca a chi lo indossa di raggiungere l’orgasmo appoggiandoci sopra un vibratore di quelli potenti, specie se uno non viene da settimane”.

Insomma, PAUSES: se la tua dominatrice ti rinchiude il cazzo per impedirti di venire, allora deve mettere sotto chiave anche i vibratori. Ma ci sono altre due cose che secondo Sheets dovresti sapere, ora che ti avventuri nel mondo degli strumenti di castità.

“Molti uomini trovano imbarazzante il fatto di essere sottomessi”, spiega, “e quindi dicono cose come ‘Nella vita di tutti i giorni sono una persona dominante’, un po’ come PAUSES che all’inizio della lettera specifica di non essere sottomesso ‘a tempo pieno’. Mi preme solo chiarirgli che la castità è un gioco a lungo termine. Chi di noi indossa quegli strumenti di solito lo fa tutti i giorni ventiquattr’ore su ventiquattro: letteralmente a tempo pieno”.

Se scrivi di non essere sottomesso a tempo pieno perché non vuoi ammettere che in realtà lo sei, PAUSES, allora con questo tipo di pratica non avrai problemi. Se invece è vero – se non riesci a mantenere una mentalità di sottomissione per più di qualche ora – allora devi ricordati di chiedere alla tua partner, prima che il lucchetto scatti, per quanto tempo intende tenerti rinchiuso l’uccello.

“Indossare uno strumento di castità comporta anche un altro effetto collaterale che a volte non ti aspetti”, aggiunge Sheets. “Quando ti ecciti, senti la gabbia o la cinghia premere sul pene. A seconda del grado di eccitazione, l’effetto può essere quello di un delicato promemoria o di una morsa d’acciaio. E ogni volta che succede il pensiero va in automatico a chi è in possesso della chiave, anche se in quel momento non è presente”.
Ruffled Sheets ha un blog sul quale recensisce strumenti di castità maschili e altri sex toys. 
Seguitelo su Twitter: @ruffledsheets.

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