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lunedì 19 giugno 2017

Che cos’è lo “Spanking”?

“Spanking” è una parola anglosassone che significa “Sculacciata“. Il termine è anche noto come “Spankophilia” ed è utilizzato per indicare una particolare pratica erotica tipica del mondo BDSM dove una persona viene punita attraverso delle sculacciate sui glutei. Lo Spanking richiama la vecchia pratica che veniva utilizzata per punire i bambini monelli che si comportavano male che si mettevano sdraiati a pancia in giù sulle gambe degli adulti e venivano picchiati con il palmo della mano aperta.
La sculacciata può anche coinvolgere la sfera sessuale dato che le mani e lo sguardo dello sculacciatore si trovano necessariamente molto vicini ai glutei e all'organo sessuale della vittima. Quando è un uomo a sculacciare una ragazza (oppure una donna con un ragazzo) e magari viene richiesta la nudità della vittima, è inevitabile che si crei una situazione di eccitazione sessuale di uno dei due o di entrambi.
In questo caso è più corretto ricorrere alla lingua inglese per differenziare la sculacciata (punizione) dallo spanking (gioco sadomaso).

Lo Spanking è un gioco sessuale che viene utilizzato molto all’interno di un rapporto di tipo BDSM.
Le persone che praticano spanking si dividono in spankers (gli attivi, quelli che le danno) e spankee (i passivi, che ricevono i colpi): per loro le sculacciate sono un'arte fine, da fare in sessioni che durano almeno un quarto d'ora, mezz'ora, e che non necessariamente prevedono il sesso.
Tra tutte le modalità che hanno a che fare con il sesso kinky e con il bdsm, lo spanking non richiede nessun tipo di tecnica particolare, non richiede nessun ausilio, nessuno strumento, nessun feticcio.
E' uno dei modi più semplici per provare il brivido del BDSM senza bisogno di procurarsi alcun accessorio extra: tutto quello che serve è una mano, un paio di glutei da sculacciare e un po’ di energia da infondere nella suddetta mano (e una minima, ma davvero minima, capacità di mira).
PERCHÉ MI PIACE SCULACCIARE GLI ALTRI?
Le persone amano sculacciare soprattutto perché amano l'idea di esercitare il proprio potere su un'altra persona che è ben felice di subire questo potere. Non solo: chi lo fa, sa benissimo che sta regalando sensazioni meravigliose a chi riceve le sculacciate, si tratta di un incastro di bisogni e preferenze molto gratificante per entrambi. Sapere che l'altra persona si fida così tanto di te, da darti carta bianca su come, quanto e con cosa sculacciarla, è davvero galvanizzante.


Per andare sul sicuro all'atto pratico, segui i 5 consigli per principianti dello spanking:
1) Valuta bene la persona con cui vuoi fare spanking, sia che tu riceva o che tu dia. Deve essere qualcuno di fiducia, qualcuno che rispetterà i tuoi divieti e le tue barriere.
2) Scegli una posizione comoda. Altrimenti sarai costretta a fermare le sculacciate perché ti vengono i crampi alle gambe, o alle mani!
3) Comincia con (o richiedi) colpi leggeri: servono per scaldare l'atmosfera e per capire la sensibilità di chi li riceve. Piano piano, aumenta l'intensità delle sculacciate e valuta bene la reazione dell'altro: gli sta piacendo? Si sta eccitando? Ne chiede ancora?
4) Variare è fondamentale. Puoi alternare le sculacciate (o chiedere di farlo) con colpetti leggeri della mano o con carezze, magari usando oggetti morbidi. Alcuni paddle (le apposite palette) hanno due lati diversi: uno duro e l'altro peloso. Alternandoli è possibile far durare la sessione di spanking più a lungo, e in più dai la possibilità a chi riceve di avere un po' di sollievo. Puoi anche variare la zona che colpisci: prova non solo sulle natiche, ma anche sulla parte alta delle cosce, vicino all'attaccatura del sedere. L'importante è che le zone colpite abbiano uno strato di grasso. Altrimenti si rischia di fare male e basta.
5) Avere una safeword, una parola di sicurezza, di fronte alla quale si ferma lo spanking, è sempre raccomandabile. Le più utilizzate sono "rosso" o "casa". Se ti senti sciocca a usare tali parole, createne una tua, oppure decidetela insieme. Anche la semplice frase "basta non ce la faccio più" va benissimo. L'importante è che ve la ricordiate entrambi.



STORIA DELLO SPANKING
Lo Spanking è una pratica molto antica e le prime raffigurazioni le troviamo all’interno delle tombe etrusche (Tombe della Fustigazione) del VI secolo a.C. dove venivano rappresentate scene di flagellazioni come gioco sessuale.
Durante la Rivoluzione francese i nobili tenevano delle feste veramente splendide, in queste parlavano molto di amori, intrighi, passioni, delusioni e qui nascevano molti rapporti extraconiugali. Le fantasie più perverse erano messe in atto con prostitute o amanti molto disinibite, desiderose di compiacere il loro amante. Infatti, sarete sorpresi di sapere che le più crudeli e perverse fustigazioni a scopo disciplinare nascono proprio in questo secolo. 


LO SPANKING NELLA LETTERATURA
In Francia negli ultimi cento anni c'è stato un progressivo sviluppo e interesse per la letteratura erotica, in particolare per quei testi che fanno riferimento al "vizio francese - la fessée", a noi familiare con il termine Spanking. Essendoci una grande richiesta da parte del pubblico per questo tipo di romanzi, diverse case editrici, scrittori e disegnatori si sono dedicate all’argomento e creando un periodo letterario fortunato, descrivendo sensazioni che solo un appassionato di questo genere è in grado di comprendere al meglio. Tra il 1904 e il 1940 furono commercializzate moltissime opere che narravano di sadomasochismo in diverse forme: con racconti storici, sociologici, romanzi d'avventure vissute, ect, e questi erano pubblicati molto spesso da editori specializzati in quel tipo di produzione. La Sélect-Bibliothèque dell'editore parigino Massy, fu la prima vera e propria collezione sull'argomento a imporsi, mentre l'editore Jean Fort pubblicò volumi più lussuosi divisi in due collezioni: Aux Galants Passe-Temps che si componeva di 5 volumi, e Collection des Orties Blanches che si componeva di 38 volumi, quest'ultima più conosciuta rispetto alla prima. Anche dopo la Grande Guerra testi orientati allo Spanking e umiliazioni infantili furono quelli di maggiore successo, anche se di questi libri ne furono prodotte un numero di copie molto limitato, dato le varie vicissitudini dell'epoca su testi di questo tipo. Oggi lo Spanking è molto diffuso, sia attraverso libri di testo, ma anche con riviste specializzate, mostre fotografiche, ecc.
Lo Spanking è rimasta una pratica nascosta e ritenuta perversa e le notizie le abbiamo successivamente a partire dal ‘700 grazie alla figura di Jean-Jeacques Rousseau che ne parla nella sua opera “Le Confessioni“.
Nello stesso periodo ne parla il marchese De Sade all’interno dei suoi romanzi definiti scandalosi a quei tempi e un altro che che parla di Spanking fu l’austriaco Leopold von Sacher-Masoch. L’Ottocento è il periodo in cui lo Spanking diventa sempre una pratica più riconosciuta e ci sono moltissime opere letterarie che lo trattano: “The whippingam papers“, “Exibition of female flagellants“, “The birchen bouquet” e l’opera trasgressiva di genere pornografico “Lady Bumtickler’s revels“.

LO SPANKING NEL CINEMA
Questo tipo di pratica (detta appunto spanking in inglese e fessée in francese) è stata celebrata dal film francese La fessée del 1976 del regista Burd Tranbaree, dal film italiano La sculacciata del 1974 del regista Pasquale Festa Campanile con Sydne Rome; dalla canzone Hanky Panky del 1990 della cantante Madonna con il relativo videoclip; dai libri L'arte della sculacciata del 1989 di Jean-Pierre Enard con le illustrazioni di Milo ManaraElogio della sculacciata del 1997 di Jacques Serguine e Sculacciate e sculacciati del 2000 di Paul Stoves.


http://www.notizie.it/breve-storia-dello-spanking/

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