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lunedì 3 aprile 2017

Ecco perché le tue relazioni estreme non durano

di Ayzad
Guida per esploratori del sesso insolito. Studia cose strane per spiegare quelle quotidiane

Ci hai messo così tanto impegno. Hai lottato per accettare le tue strane fantasie erotiche finché hai scoperto che là fuori c’erano altre persone che condividevano i tuoi desideri. Hai cercato informazioni e studiato un sacco; hai imparato a memoria il gergo. Hai fatto tuo il motto dell’SSC e ripetuto prove con le varie tecniche fino a quando non ti sei sentito pronto; hai raccolto il coraggio per provarci davvero; hai subito tutta l’ordalia delle uscite con sconosciuti e tutte le persone assurde che hai incontrato. E poi – finalmente! – hai trovato il partner di gioco perfetto.
Una persona che incarnava tutti i tuoi ideali e condivideva con entusiasmo tutti i tuoi gusti. Qualcuno così bravo a sperimentare nuovi giochini sexy e zozzi che non riuscivi a credere quanto fossi stato fortunato – al punto che gli appuntamenti sono diventati qualcosa di più, fino a sbocciare in una vera relazione.
Vi siete innamorati l’uno dell’altra e avete riso alle spalle di tutti gli aspiranti Christian & Ana Grey, perché la vostra vita da sogno era esageratamente migliore delle loro.
E allora, tanto per curiosità… Com’è che la tua storia non è durata più di qualche mese – o al massimo di qualche anno? Anzi, già che ci siamo: che mi dici anche di tutti i tuoi altri idilli falliti? Cos’è andato storto?

Le lacrime amare di infiniti porcelli
Partendo dalle basi, se mal comune è mezzo gaudio puoi consolarti sapendo di non essere il solo a penare così.
Le relazioni estreme sono notoriamente fragili quasi per tutti – tanto che la cosa è diventata addirittura tema di un intero sottogenere artistico. Film famosi come Le lacrime amare di Petra von Kant o The duke of Burgundytrattano proprio di rapporti sadomasochisti deludenti, per non parlare di una pietra miliare della cultura zozza quale Venere in pelliccia, scritto nientemeno dalla persona che ha dato il proprio nome al masochismo. Queste e altre opere condividono tutte lo stesso concetto di fondo.
Il fatto è che, quando ci sono di mezzo sessualità insolite o sesso in generale, tutti noi non ci innamoriamo di una persona ma di un personaggio, ossia di un “ruolo interpretato per suscitare specifiche reazioni negli altri”: il Master virile e tenebroso, la Dominatrice crudele quanto seducente, lo Stallone, la servile Schiava priva di volontà, il Feticista perfetto come un disegno e così via. Presto o tardi però siamo destinati a scorgere il mero essere umano dietro la maschera, inevitabilmente imperfetto e occasionalmente distratto come capita a tutta la gente vera – ed è lì che i nostri sogni cominciano a sbandare per finire a sbattere il muso contro il brutto paracarro della realtà.

Uno shock analogo fa normalmente parte dell’esperienza di debuttare sulla propria scena erotica preferita. Che si tratti della comunità di scambisti locale o di un club BDSM, quando si trova finalmente il coraggio di partecipare dopo aver passato innumerevoli ore a fantasticarvi sopra… di solito si resta delusi dall’incontrare tipi piuttosto normali, se non l’esatto opposto di quanto ci si aspettasse. A volte è l’effetto di una cultura costruita su fondamenta difettose, ma più spesso la semplice ragione è che al di fuori di stravaganti set porno la gente tende ad avere rughe e ogni genere di forma, a fare battute sciocche e chiacchierare del più e del meno, a essere ogni tanto impacciata e a vestire quasi mai i tuoi abiti fetish preferiti. Non è che siano falsi o pipparoli (beh, per lo meno non la maggior parte): sono semplicemente persone. E non c’è motivo di disperarsi. Lasciati spiegare perché.

La scienza dietro il bleah
Dopo aver confrontato tutti gli studi mai compiuti sull’argomento, il meraviglioso libro The social dimension of sex ha confermato ciò che la maggior parte di noi aveva probabilmente già intuito con la semplice osservazione: il segreto per mantenere il proprio partner interessato ed eccitato – specie se femminile – è il mistero. Non mi sto riferendo a qualche squallido “trucco da artista del rimorchio” o robe simili; voglio solo dire che la gente ama svelare l’enigma di uno sconosciuto e apprendere nuove cose sui propri partner sessuali, anche se si tratta solamente di minimi dettagli personali. Ciò significa anche che quando non ci sono più “segreti” da scoprire subentra la noia. È solo una conseguenza di come funziona il nostro cervello: le nuove scoperte e un’intimità sempre più stretta sono entusiasmanti, mentre le abitudini potranno essere anche piacevolmente confortanti ma ammazzano sempre l’eccitazione.

In altre parole il proverbio inglese ha ragione: la familiarità alimenta il disprezzo, ed ecco perché quando si passa abbastanza tempo assieme a qualcuno la frenesia sessuale dei primi incontri finisce per scomparire. È pura natura umana e non necessariamente una brutta cosa: smettere di scopare come conigli tutto il tempo permette alle coppie di trovare la quiete e l’energia per concentrarsi sulle questioni pratiche necessarie a far funzionare davvero un rapporto. Questo a sua volta apre la strada al tipo di relazione stabile di cui hanno bisogno i genitori per procreare e crescere un figlio… il che sarà pure meraviglioso per la genetica, ma non precisamente afrodisiaco. In effetti, è evidente come la nostra programmazione ancestrale sembri fatta apposta per condannare le nostre belle, perfette, relazioni sexy e tritarle fino a ridurle alla borghesia annichilente del tenersi compagnia.

Sfortunatamente le cose vanno ancor peggio quando entrano in gioco le sessualità alternative. Il BDSM in particolare – ma tutto il sesso insolito in generale – si fonda su fiducia e comunicazione. Lungi dall’essere maniaci sessuali scriteriati, gli appassionati di pelle e fruste sono orgogliosi di negoziare, discutere e dissezionare ogni aspetto dei loro incontri fin nei dettagli più minuti.
Questo naturalmente è l’esatto opposto del tenere in piedi un aura misteriosa. Il risultato finale è che, mentre la qualità del gioco cresce pian piano verso vette inarrivabili, la connessione sempre più stretta fra i partner manda tutto a ramengo sotto un altro aspetto.

Pene d’amore
Se le coppie vanilla già trovano difficile fare del buon sesso quando sono distratte da un milione di fastidi quotidiani quali bollette, bambini urlanti, problemi sul lavoro, piccoli malanni o qualsiasi altra preoccupazione possa deragliare il romanticismo, a chi fa dell’eros uno stile di vita tocca affrontare un ulteriore ostacolo. Il fascino impareggiabile dell’erotismo estremo deriva infatti dall’attrazione che esercita sul nostro inconscio collettivo: i suoi archetipi senza tempo solleticano qualcosa nel profondo dell’anima e alimentano le nostre fantasie con immagini oniriche spesso più astratte che basate nella realtà. Un esempio perfetto di tutto ciò è la famosa scena della festa in maschera di Eyes wide shut che, indipendentemente da quanto eccitante possa essere, risulta ridicolmente assurda se solo la si analizza a mente fredda.

In coppia con la questione della familiarità citata prima, questa dissonanza rode inesorabilmente gli ideali da sogno che erano alla base dell’entusiasmo provato per il BDSM quando l’abbiamo scoperto la prima volta. Rituali, regole e disciplina già sono difficili da conciliare con la vita quotidiana, ma ancora di più lo è mantenere l’atteggiamento “appropriato” per un serio dominante o sottomesso. Quando si ha vissuto insieme per un po’ e si ha visto Lord Supersadico piangere per avere sbattuto un alluce come capita alla gente normale, i brividi che si sentono mentre ci si inginocchia per baciargli i piedi potrebbero ben essere non di soggezione ma di risa trattenute a stento nel ricordo dell’incidente. E viceversa, scatenare le proprie fruste, pinzette e altri diabolici strumenti sul corpo dell ’Inutile Schiavo con vera crudeltà diviene sempre più innaturale a mano a mano che una vocetta perplessa nel retrocranio continua a rammentare che si tratta anche del corpo della persona che ami, che ti ha curato quando avevi l’influenza e con cui hai fatto due figli.

Come personal coach specializzato in sessualità insolite mi capita spesso di incontrare persone ai ferri corti con questo conflitto fra la realtà della propria relazione e i comportamenti erotici ideali che vorrebbero tenere. Di norma il mio primo suggerimento è di fare un tentativo di gioco di ruolo per prendere le distanze dalle identità percepite di solito, o di indossare maschere fino a quando si ritrovi uno spazio mentale di gioco libero dai fardelli quotidiani. Questi sono tuttavia solo rapidi rattoppi alla buona, trucchi del mestiere per disinnescare situazioni che stanno degenerando e dare la possibilità di lavorare più serenamente sul problema di fondo. Che è un problema semplice, ma per essere affrontato richiede molto più coraggio di quanto sia servito durante quei primi, terrorizzanti incontri con compagni di gioco sconosciuti.

https://www.wired.it/play/cultura/2015/12/15/perche-tue-relazioni-estreme-non-durano/

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