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mercoledì 25 aprile 2018

Così il Bdsm ha cambiato la mia vita (non solo sessuale)

La storia di Marina, 39 anni: a 28 anni ha scoperto il Bdsm e grazie a questo ha iniziato una riflessione su di sé che ha cambiato la sua vita e le sue relazioni


Siamo tutti Bdsm. 
A dire ciò Marina, la protagonista della storia che trovate oggi sulla rubrica #sessoeamore, non dice proprio così. Racconta però come si è avvicinata a questo mondo: prima scettica, poi curiosa, infine partecipe. Scoprendo di volta in volta che quelli che credeva essere i suoi limiti personali erano labili e valicabili. Un percorso che nel sesso e nell'amore facciamo tutti. Magari non nella direzione del bondage e disciplina, dominazione e sottomissione, sadismo e masochismo (le parole che compongono l’acronimo Bdsm). 
Però, perché no? 
L’aspetto più interessante della storia di Marina, per me, è il fatto che attraverso la scoperta di questo nuovo modo di vivere le relazioni l’ha portata a riflettere su sé stessa, scoprendo che il suo vero io andava oltre certe convenzioni e regole alle quali si era adeguata senza rendersi conto. La monogamia, per esempio: non l’aveva mai messa in discussione, ora è una poliamorosa convinta («Non voglio mentire ma nemmeno negare la mia natura e tradire», spiega). E’ molto innamorata, però: di una donna, alla quale sta facendo scoprire, a poco a poco, il suo mondo Bdsm. Perché - e qui torniamo all’affermazione iniziale - Marina ne è convinta: «Penso che chiunque possa, in una certa misura, rispecchiarsi nel Bdsm, che ognuno di noi abbia un’inclinazione sessuale originaria, più sottomessa o più dominante, e se si ha la fortuna di incontrare il giusto partner, è possibile scoprire una nuova gamma di sensazioni». La vera svolta quindi non sono le pratiche sessuali, ma le persone. Il/la giusto/a partner, certo. Ma prima di tutto noi stessi e la nostra capacità di aprirci agli altri e di metterci in discussione.

Mi chiamo Marina, ho trentanove anni e nei confronti del sesso ho sempre avuto un atteggiamento libero e consapevole. Undici anni fa la mia sessualità ha subito un notevole cambiamento: ho avuto modo di conoscere il mondo del Bdsm, acronimo che sta per Bondage & Disciplina (B&D), Dominazione & Sottomissione (D/s o Ds), Sadismo & masochismo (S&M o SM). A ventotto anni ho intrapreso una relazione con un dominante: praticava da molto tempo e me ne parlava spesso. Ero estremamente incuriosita da ciò che mi diceva, anche se convinta che non facesse per me. Man mano che la nostra conoscenza si faceva più intima e ascoltavo i suoi racconti, cominciavo però a chiedermi se ero così certa che non potesse piacermi.

Perché ho deciso di provare
Inizialmente è stata soprattutto una sfida con me stessa: lui, dimostrando grande esperienza ed intelligenza, è andato per gradi. Ha cominciato con stimolazioni che non potrei definire realmente dolorose, per portarmi, nel giro di pochi mesi, a subire sessioni anche molto dure ed intense. Il dolore, per me, restava dolore. Eppure iniziava ad assumere una valenza estremamente potente e nuovi fattori portavano l’esperienza della sofferenza su piani differenti. Sperimentavo un senso di orgoglio che aumentava la mia autostima, nel superare i miei limiti, di volta in volta, di sessione in sessione. Poi sono subentrati altri elementi, quali l'erotizzazione del dolore: il fatto che alle sessioni seguissero momenti di intenso piacere, dopo un certo periodo, ha cominciato a causare nel mio corpo una sorta di confusione tra i due stimoli, e mi sono resa conto di reagire alla sofferenza con le stesse manifestazioni fisiche normalmente causate dall'eccitazione. Portare sulla pelle i segni, sempre più durevoli e sempre più marcati, della frusta, delle corde, del cane (canna di bambù) mi ricordava continuamente cosa ero stata capace di sopportare, e mi faceva sentire più forte.

Come il bdsm ha cambiato la mia vita
Dopo alcuni mesi, la nostra relazione è finita, ma essermi aperta a questo nuovo mondo mi ha cambiata sia dal punto di vista sessuale che emotivo. Mi sentivo diversa. Avevo raggiunto un nuovo livello di consapevolezza, ed ero determinata a continuare il mio percorso: ho cercato online e ho scoperto una comunità molto attiva, all'interno della quale ho trovato alcune persone meravigliose, cui oggi mi piace pensare come alla famiglia che mi sono scelta e pochi, preziosissimi, partner di gioco. Per comune scelta, non facciamo sesso, ma abbiamo rapporti di un'intimità ancora più profonda basata su fiducia e complicità: condividiamo sessioni che ci appagano profondamente, come anche momenti di vita quotidiana, supportandoci vicendevolmente con affetto. L'esplorazione della mia sessualità si è trasformata in un'introspezione che è andata molto oltre l’ambito del Bdsm. Oggi ho una conoscenza molto più dettagliata di me stessa: sapevo già di non essere monogama e sono stata a lungo single, non volendo mentire, né dover scegliere tra negare la mia natura e tradire. Confrontarmi con persone di grande apertura mentale, che vivono la loro vita sentimentale con regole diverse da quelle adottate dalla nostra società, mi ha dimostrato che sono possibili delle variazioni su tema, e che chi si sente «stretto» nella vita di coppia, ha delle alternative inaspettatamente foriere di grande serenità e gioia.

Chi sono oggi
Da un anno vivo una relazione stupenda, impostata secondo la filosofia del poliamore, con una ragazza di cui sono profondamente innamorata. Conosce ogni dettaglio della mia vita e, naturalmente, anche della mia natura di Bdsmer: mi ha accompagnata ad un paio di play party (occasioni di gioco condivise dagli appassionati, in club appositamente dedicati) e mi ha vista in sessione. Mostra interesse e sta cominciando ad esplorare questo mondo: ci confrontiamo spesso sull'argomento, trovando ogni volta nuovi, interessanti spunti di riflessione . Penso che chiunque possa, in una certa misura, rispecchiarsi nel Bdsm, che ognuno di noi abbia un’inclinazione sessuale originaria, più sottomessa o più dominante, e se si ha la fortuna di incontrare il giusto partner, è possibile scoprire una nuova gamma di sensazioni. Io stessa, presumo, avrei potuto vivere tutta la vita senza conoscere questo lato di me, se non avessi incontrato la persona che mi ha iniziata a questa meravigliosa avventura. Ma, attenzione: il Bdsm non è necessariamente associato al sesso «tradizionale» per me. Continuo a fare l'amore di volta in volta, con dolcezza o con passione, continuo ad avere rapporti sessuali ludici oppure esplorativi, esattamente come facevo prima. Mi capita, a volte, di usarlo come preliminare, ma tendenzialmente non faccio entrambe le cose contemporaneamente. Nella mia esperienza sono due mondi paralleli, che possono intrecciarsi o meno.

Marina, 39 anni

http://27esimaora.corriere.it/sessoeamore/18_gennaio_19/cosi-bdsm-ha-cambiato-mia-vita-non-solo-sessuale-263fd64a-fd42-11e7-b1af-dcddd5d25ebd.shtml?refresh_ce-cp

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